Nel mezzo dell’inferno
drammaturgia di Fabrizio Pallara e Roberta Ortolano
regia di Fabrizio Pallara
voci di Valerio Malorni (Virgilio, Caronte), Lorenzo Gioielli (Ulisse, Farinata degli Uberti, Conte Ugolino) e Silvia Gallerano (Beatrice e Francesca)
musiche Økapi
modellazione e animazione 3D Massimo Racozzi
progettazione ambienti architettonici Sara Ferazzoli
sviluppo applicazione e implementazione VR Alessandro Passoni
produzione: Teatrodelleapparizioni / CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG
- spettacolo in VR realtà virtuale con l’utilizzo di visori per singolo spettatore
- 35 minuti
- dai 15 anni
Dante compone l’Inferno mentre è immerso nell’esperienza straniante e dolorosa dell’esilio, lontano da casa e gravato dal sentimento dell’ingiustizia. Attraverso la scrittura inventa così la possibilità di essere autore e allo stesso tempo narratore e personaggio di un’esperienza di evoluzione e redenzione che varrà per se stesso ma anche per il resto dell’umanità.
Di questo percorso l’Inferno rappresenta la parte più dura che mette il poeta, e chi con lui si immedesima, a contatto con fragilità profonde, paure e inadeguatezze, di fronte alla diversità data dal suo essere vivo tra i morti e dunque in potenza salvato. Dante stabilisce così la possibilità di creare un altro mondo, speculare e connesso a quello reale, nel quale l’io possa fare un’esperienza diretta di trasformazione. Questo mondo è la letteratura.