Luce
Omar Manini
Educatore socio-pedagogico e giornalista pubblicista, collaboro con scuole e magazine culturali allenandomi alla scrittura. Nato cinefilo, sono diventato grande appassionato del palcoscenico: adoro lasciarmi incantare dal suono delle parole, dall’incontro degli sguardi e dal peso dei silenzi. Da anni seguo le stagioni ERT di prosa e teatroescuola 0-18 per presentazioni, interviste e recensioni.
Parlami, come il vento fra gli alberi
Parlami, come il cielo con la sua terra
Non ho difese ma
Ho scelto di essere libera
Adesso è la verità
L’unica cosa che conta
[…]
È così che, nel 2001, nasce la stella di Elisa sul palco di Sanremo. In verità la sua carriera era già ben avviata, ma ricongiungendosi alle sue radici – linguistiche, geografiche, biografiche – qui ha compiuto un grande passo alla conquista della sua identità e verso l’affetto di tantissimi fan.
E questo è proprio quello che sembra essere il solco dello spettacolo omonimo della compagnia Aldes che abbiamo visto a Udine. Il valore del ricongiungimento con la propria identità e dell’ascolto delle proprie domande, alla ricerca della luce spirituale che illumini, consapevolmente, il proprio agire.
Su un palco spoglio e scarsamente illuminato, avvolto dalle “nebbie”, Aline Nari disegna linee coreografiche che fanno della morbidezza del movimento il loro punto forte scoprendo, accarezzando, lasciandosi avvolgere – tra le mani, nei capelli – da punti luce; una poetica danza delle lucciole apre così lo spettacolo.
Ricerca, accompagnamento, perdita, scoperta, sono tutti momenti che emergono dallo spazio corpo e arrivano allo spazio mente/cuore dello spettatore, che deve solamente perdersi in questa magica parentesi.
L’equilibrio mimico/poetico viene rotto solo da una pagina temporalesca dopo la quale emergono altre occasioni di gioco e stupore. È il tempo delle domande – da dove arrivano le farfalle? Cosa faremo domani? Perché la notte si sogna? – che squarciano, improvvisamente, le certezze, ma aprono le porte alla scoperta e alla crescita. Domande che i bambini si fanno e alle quali gli adulti non trovano il tempo e gli strumenti di risposta.
Sono quelle raccolte negli anni (anche alla fine di ogni replica) proprio dalla Nari, andando a costruire un puzzle sulla profondità e sulla ricerca che l’essere umano custodisce sin da piccolo; domande che sembra troppo spesso dimenticare o trascurare, quando la via delle luci artificiali gli riempie la vita, perdendo la libertà di parlare “come il vento fra gli alberi” e “il cielo con la sua terra”.
Informazioni sullo spettacolo
Ideazione, testi, regia, coreografia Aline Nari
Interpretazione Aline Nari
Luci Carlo Quartararo
Musiche originali Adriano Fontana
Animazioni video Giacomo Verde
Elementi scenografici e costumi Aline Nari
Produzione ALDES, in collaborazione con UBIdanza
Con il sostegno di MIC – Ministero della Cultura, REGIONE TOSCANA / Sistema Regionale dello Spettacolo
Danza per le nuove generazioni e famiglie_ età consigliata dai 6 anni
in collaborazione con