a cura di Matteo Carli e Giovanni Chiarot (Zeroidee a.p.s.)  

venerdì 14 novembre 2025 dalle 16.30 alle 18.30
Le(Serre, Strada dell’Artigiano 26 BASALDELLA (nella prima periferia di Udine)

Durante questo incontro gli artisti e designer Giovanni Chiarot e Matteo Carli esporranno alcune installazioni artistiche multimediali sviluppate da Zeroidee negli ultimi anni.  

Si tratta di processi artistici che sviluppano esperienze immersive indagando il tema della percezione della realtà, attraverso la relazione fra artisti e persone con diversi gradi di disabilità. 

PTSD
È un’installazione multimediale che nasce dall’indagine teorica sul tema del trauma e su come il nostro cervello risponda a un evento traumatico. Lo studio è stato tradotto in chiave artistica attraverso la costruzione di un particolare spazio fisico, sonoro e visivo costituito da 100 stativi di ferro che sorreggono 14 lampade e 8 speaker. Si è sviluppato un sistema che, tramite software, genera in modo randomico degli impulsi sonori e luminosi, proponendo al pubblico una rappresentazione astratta di un sistema cerebrale e del disturbo da stress post traumatico. Gli stimoli sonori e visivi dell’installazione evocano da una parte i frammenti lasciati dall’esperienza traumatica sulla memoria, dall’altra il costante tentativo di costruire un nuovo equilibrio.  


TRASDUZIONI
Trasduzioni è un’installazione artistica che nasce dalla relazione con persone sorde e dal desiderio di condividere insieme una forma di dialogo. In questi ultimi anni, il progetto ha sviluppato una ricerca artistica sperimentale, cercando di esplorare come il sentire di una persona udente e il sentire di una persona sorda si strutturino in forme completamente differenti.  

Esiste una possibilità di incontro? Da questa domanda nasce la ricerca di questo progetto. 
L’installazione è il risultato dell’incontro tra persone sorde e persone udenti, che insieme hanno provato ad abitare uno spazio indefinito e astratto.  


TRASPOSIZIONI
Questa mostra è frutto di un percorso di ricerca e di dialogo con persone cieche e ipovedenti. Le abbiamo incontrate in luoghi per loro particolarmente significativi. Seduti in una piazza o davanti a un edificio, ci siamo fatti descrivere e raccontare quel determinato spazio fisico, anche dal punto di vista emozionale e affettivo.  

In una seconda fase abbiamo fatto ascoltare queste interviste a cinque artisti e artiste e, coordinati da Laura Carraro e Mohamed Chabarik hanno realizzato un’opera materica, tattile, ispirata al racconto, liberamente reinterpretato.  

Questa mostra racconta l’incontro tra due mondi, il mondo di chi non vede e il mondo dell’arte, per dare forma a un paesaggio diverso. Per stare sul filo tra visibile e invisibile.  


Informazioni per la partecipazione:

La partecipazione al laboratorio è gratuita e l’iscrizione è obbligatoria.

[Il laboratorio è inserito nel percorso “Pratiche per-formative per l’inclusione” a cura di INDIRE, A.R.T.I. e i Circuiti teatrali.]

Matteo Carli si laurea in Architettura del Paesaggio allo IUAV di Venezia con il progetto di tesi Donauvan, a moving project along Danube shifting landscape. Dopo un periodo con il collettivo di arte urbana Stalker / Osservatorionomade di Roma e con il collettivo Raumlabor Berlin, si trasferisce a Udine ed entra a far parte di Zeroidee. Qui sviluppa progetti culturali locali e transnazionali e lavora alla progettazione di allestimenti e di installazioni artistiche. 

Giovanni Chiarot si diploma all’Istituto Europeo di Design in fotografia digitale e successivamente studia regia per il documentario con Andrea Segre. La sua attività spazia dalla fotografia di scena alla realizzazione di documentari, mentre nell’ambito dell’arte contemporanea sviluppa diversi progetti installativi e multimediali con Zeroidee.