Te le conto e te le canto

Un parco, un teatrino, un grande albero o una rotonda sul mare, la scuola, il suo giardino: luoghi che ci appartengono dove musica e storie sospendono il tempo ma sanno stare nel “qui e ora”. Una sedia girata è una moto o un cavallo imbizzarrito da domare. Tante sedie in fila son un treno che ci porta lontano. Dal finestrino, con gli occhi spalancati, possiamo ascoltare la storia di un bambino che, camminando sempre col naso all’insù, entra nelle pozzanghere e schiaccia le cacche, ma scopre anche che il cielo regala il volo degli uccelli, gli aeroplani e nuvole che giocano a trasformarsi in tante cose. Alle fermate delle stazioni ci pare di udire il rap del pesciolino Johnny, il blues del Capitano Squalo e la storia di un bambino che tutti i giorni va all’asilo. Poi il treno si ferma nel paese dei bambini che non vogliono mai andare a dormire e hanno bisogno di sentire la Filastrocca dei perché. Dove va ancora il nostro treno? Prova ad arrivare in cima ai desideri di un mondo colorato d’amore e libertà… dalla valigia che ci accompagna potrebbero uscire tante storie, anche quelle che volete voi.