Cresce la collaborazione dell’ERT FVG con il Comune di Buttrio nell’ambito del Tree Art Festival che giunge, quest’anno, alla sua quinta edizione. Una partnership che andrà rafforzandosi in futuro nell’ottica del consolidamento del nostro impegno – artistico e istituzionale – nei confronti dell’ambiente e la sua salvaguardia: un tema ormai imprescindibile nella nostra contemporaneità, che il linguaggio delle arti può incarnare in modo particolarmente efficace ed emozionale.
Divulgazione scientifica e progetti di sostenibilità, cultura, arte, spettacolo dal vivo, danza, musica e cinema in dialogo nella quinta edizione di TreeArt Festival, in programma a Buttrio nella settecentesca Villa di Toppo Florio e nel suo parco tra giovedì 11 e domenica 14 luglio con un’anticipazione venerdì 5 luglio.
Il TreeArt Festival
Ideata e promossa dal Comune di Buttrio, TreeArt Festival è una manifestazione che si muove tra divulgazione scientifica, cultura, cinema, spettacolo dal vivo e arte contemporanea: discipline che assieme dialogano e interagiscono nel segno della promozione della sostenibilità ambientale e sul ruolo che le piante e gli alberi possono avere nelle nostre città del futuro.
Da ormai da cinque anni TreeArt Festival riunisce, nella cornice della settecentesca Villa di Toppo Florio e del suo Parco, artisti, scienziati e divulgatori per celebrare una visione della natura come strumento generativo di incontro e di relazione, con una ricca proposta di dibattiti, incontri e performance: uno spazio aperto alle molteplici voci che, della cura del nostro ecosistema, hanno fatto scelta di vita, tra ricerca, attività di divulgazione, progetti imprenditoriali e visione artistica.
In programma quest’anno tra l’11 e il 14 luglio, con un’anticipazione giovedì 5 luglio TreeArt Festival è realizzato grazie al contributo della Regione Autonoma FVG, Io Sono Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, e numerosi partner pubblici e privati.
Ideatrice e direttrice artistica del Festival è Patrizia Minen, la direzione scientifica è affidata ad un Comitato composto dall’arboricoltore, perito forestale e tree-climber Pietro Maroè, dall’ecologo forestale e docente di Ecologia Urbana e del Paesaggio all’Università di Sassari Fabio Salbitano e dal dottore forestale e giornalista Paolo Mori. La curatela artistica è firmata dall’associazione Start Cultura (responsabili Elena Cantori e Cristina Sain) mentre il cartellone degli spettacoli dal vivo è curato da un nuovo partner stabile della manifestazione, l’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, che ha deciso di affiancare il Festival in ragione del consolidamento del suo impegno – artistico e istituzionale – nei confronti dell’ambiente e la sua salvaguardia: un tema ormai imprescindibile nella nostra contemporaneità, che il linguaggio delle arti può incarnare in modo particolarmente efficace ed emozionale.
“Suolo”, il tema del TreeArtFestival 2024
Anche quest’anno, TreeArt Festival ruota intorno ad un elemento di particolare attualità nel delicato equilibrio tra ambiente, cambiamenti climatici e crescita delle città: si tratta del Suolo, che dà il titolo all’edizione.
Spesso considerato alla stregua di inerte substrato, il suolo è invece una risorsa fondamentale per la sopravvivenza di ogni forma di vita sulla Terra. La sua formazione richiede migliaia di anni e, una volta perso, degradato o sigillato, è difficile, se non impossibile, ripristinarlo. L’importanza del suolo è determinante, benché scarsamente considerata, in un mondo in cui cambiamenti climatici e l’urbanizzazione stanno mettendo a dura prova la sua capacità di supportare gli ecosistemi e l’umanità stessa. È pertanto fondamentale adottare un approccio sostenibile alla gestione del suolo, iniziando a trattarlo come una risorsa preziosa, non rinnovabile. Questo significa, almeno nelle aree urbane, considerare nuove idee di gestione, come il depaving (il processo di rimozione delle pavimentazioni e di ripristino della sua permeabilità ad acqua e aria), la conservazione delle aree verdi esistenti, la sperimentazione di nuovi materiali e nuove soluzioni progettuali. Si calcola che nel 2014 il 73% della popolazione europea viveva nelle città e si stima che questa percentuale arriverà all’82% entro il 2050, con oltre 36 milioni di nuovi cittadini urbani. Il Suolo gioca un ruolo fondamentale per l’equilibrio delle città contemporanee: un suolo in salute è un forte alleato, può immagazzinare carbonio e contribuire alla regolazione del clima e al sostentamento del sistema socio-ecologico urbano.
Programma day by day
Giovedì 11 luglio
L’edizione sarà aperta, nella giornata dell’11 luglio, da una serie di tavoli di lavoro partecipati a cura del Comitato scientifico. Tre incontri tematici di confronto che coinvolgeranno esperti e cittadini chiamati a dialogare sul tema portante dell’edizione: “Salute del Suolo e sua conservazione in ambito urbano” – coordinatore Fabio Salbitano, Università degli Studi di Sassari; “Suolo, Agricoltura e Arboricoltura: la reintroduzione dell’albero nel paesaggio agricolo” – coordinatore Pierluigi Paris del CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche – “Soluzioni ispirate al mondo vegetale per il recupero dei suoli inquinati”, coordinatori Paolo De Angelis, Università della Tuscia, e Luca Marchiol, Università degli Studi di Udine.
Ogni gruppo, con l’aiuto dei coordinatori, avrà l’obiettivo di redigere un documento unificato di intenti, destinato all’amministrazione di Buttrio e reso disponibile anche alle altre amministrazioni, seguendo il metodo PDCA (plan-do-check-adjust). Sarà una guida equilibrata che terrà conto delle esigenze dei cittadini e della fattibilità, in un percorso che ha l’obiettivo di inserire Buttrio nel consesso “Tree City of the World”.
Sempre giovedì 11, conclusi i tavoli tematici, spazio anche ad ulteriori incontri, a partire dalla presenza dell’esperto di agricoltura digitale Eros Gualandi, della Cooperativa agricola Il Raccolto (San Pietro in Casale, Bologna). Alle 16.00 interverrà su “Coltivare il futuro: approcci sostenibili per la conservazione del suolo”. Alle 17.00 si aprirà l’incontro fra Paolo De Angelis (Università della Tuscia) e Luca Marchiol (Università degli Studi di Udine) su “La bonifica del suolo contaminato: il ruolo delle piante”.
Venerdì 12 luglio
Il compito di tirare le fila dei lavori tematici spetterà, venerdì 12 luglio – giornata dell’inaugurazione ufficiale del Festival – ad uno degli ospiti di punta di quest’anno, il “turista per caso” Patrizio Roversi. Volto storico della sensibilizzazione sui temi della sostenibilità, il giornalista, autore e conduttore televisivo è noto per l’impegno consolidato a favore dei valori legati all’impatto sull’ambiente degli stili di vita, per la divulgazione dell’importanza del turismo sostenibile e la promozione di scelte sostenibili legate alla produzione e al consumo agroalimentare. Alle 18.00, Roversi salirà sul palco allestito nel Parco della Villa per illustrare gli esiti dei tavoli di lavoro e dare avvio agli eventi artistici e spettacolari della giornata inaugurale. Al termine della presentazione, gli spettatori saranno condotti nella zona del parco che ospiterà la performance di danza della compagnia AreaArea, Queen’s Jam: dal nome popolare marmellata scandinava, un mix di mirtilli e lamponi, lo spettacolo ideato dalla coreografa e danzatrice Anna Savanelli – finalista al premio Prospettiva Danza 2024 – unisce le nozze di Figaro, le fantastiche sonorità di Mozart alla potente voce di Freddie Mercury. Danzano Karin Candido, Margherita Costantini, Gioia Martinelli e Anna Savanelli.
Dopo la performance, della durata di circa 20 minuti, spazio all’inaugurazione dell’opera artistica permanente realizzata per TreeArt 2024, “Così in cielo così in terra”, firmata da Lello Ronca: un intervento a cura di Start Cultura che andrà ad implementare la collezione di arte contemporanea a cielo aperto che sta crescendo nel Parco di Buttrio. L’installazione site specific è un’opera che parla di suolo, aperto omaggio al tema di questa edizione: proprio nel suolo l’artista di origini salernitane installerà 5 nuvole specchianti che cattureranno e rifletteranno la luce del sole e i colori degli alberi circostanti nonché delle persone che si muoveranno attorno ad esse. “I piani specchianti di Lello Ronca”, spiega lo storico dell’arte Giuseppe Siano “rompono con qualsiasi architettura lineare. Sono strutture concave e convesse che modificano la percezione dell’immagine di sé: quando il fruitore tenta di specchiarsi, percepisce un attraversamento dinamico di sé stesso e, nel contempo, coglie una identità e un’immagine distorta, un improbabile rispecchiamento del reale”. Le opere del poliedrico artista Lello Ronca – scultore, pittore, performer, designer, ceramista, ebanista e restauratore – sono presenti in Italia, in Europa, nel Maghreb e nell’Estremo Oriente. È stato apprezzato da maestri di fama mondiale come Anish Kapoor e incoraggiato da uno dei più grandi innovatori dell’arte di tutti i tempi, Achille Bonito Oliva.
Ad aprire la giornata di venerdì, già alle 15.30, sarà l’incontro con Stefano Ferretti dell’European Space Agency sul tema “Gestione sostenibile del suolo e delle risorse naturali tramite i satelliti”.
Sabato 13 luglio
Attesi, sabato 13 luglio, ancora una serie di incontri pubblici a partire, alle 16.00, con Stefania Gasperini dell’European Arboricoltural Council, sul tema “Standard Europei di Piantagione”: guida completa alle migliori pratiche per la piantagione di alberi ornamentali in Europa. Alle 17.00 l’incontro con Giovanni Morelli di Progetto Verde su “Il ciclo di vita delle radici degli alberi: dalla crescita iniziale al rinnovamento continuo”. Alle 18.00, spazio alla performance/ installazione “A casa di Cosimo”, a cura dell’Associazione FARE, che prende spunto dal romanzo di Italo Calvino “Il barone rampante”. Alberi “parlanti” e attori interagiranno in una dimensione fiabesca e immersiva, che coinvolgerà attivamente il pubblico nella produzione di scritti, pensieri e disegni.
A suggellare la giornata di sabato, alle 21.00, ancora la presenza di Patrizio Roversi, questa volta protagonista di “Oltre il petrolio”, il suo spettacolo su clima e ambiente firmato dalla regia di Mietta Corli. Basato su filmati di alcuni viaggi effettuati dal giornalista e divulgatore in questi ultimi anni, lo spettacolo si sofferma sul tema dello sfruttamento del suolo, come nel caso dell’estrazione selvaggia del petrolio nella regione amazzonica del Sucumbus, o la costruzione di una camionabile nel Mustang Tibetano fino alla distruzione a causa di guerre e bombardamenti delle Mura di sabbia di San’a nello Yemen. Ad accompagnare Roversi sul palco le musiche live di Maurizio Camardi, ai sassofoni e duduk, e di David Soto Chero alle chitarre e tiple.
Domenica 14 luglio
Ancora incontri e dibattiti pubblici per la giornata di domenica 14 luglio. Alle 16.00 Pierluigi Paris, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e Paolo Mori parleranno di Agroforestazione mentre alle 17.00 in programma un incontro-laboratorio con il musicista, esperto in propedeutica musicale e geologo Michele Pucci e architetto, esperto di Medicina Cinese e kinesiologia quantica Enrico Pasianotto sul tema L’anima degli alberi. A seguire lo spettacolo “La mia pianta suona il rock”, concerto per chitarra e Plants Play.
L’ultima serata di festival regalerà emozioni indimenticabili nel concerto in programma alle 20.00, “Dancing Piano – Piano hexagon” ben sei pianoforti, posizionati nel parco della Villa, saranno suonati assieme da Matteo Andri, Teodora Kapinkovska, Ilaria Loatelli, Mattia Groppello, Carolina Perez-Tedesco e Ferdinando Mussutto L’entusiasmante progetto “multi-pianoforte” proporrà un programma musicale che spazia da Bach al ballo della “furlana”, da opere di Beethoven, Ravel, Strauss e Ponchielli fino ad un omaggio alla danza russa e una pirotecnica versione della celebre “Asturias” di Isaac Albeniz. L’Ensemble Piano Hexagon farà poi rivivere con la mente i passi di Gene Kelly e Leslie Caron sulle note di “An American in Paris” di George Gershwin per terminare con i ritmi della musica dance degli anni ‘70, sui temi di “Dancing Queen” degli ABBA e “I feel love” di Donna Summer.
Anteprima! Venerdì 5 luglio
Questa edizione di TreeArt festival si chiude e si apre con il cinema e il teatro: in anteprima di festival, infatti, il giorno 5 luglio, spiccano alle 18.30 lo spettacolo “I piccoli di Podrecca on the road”, teatro di marionette a cura del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e alle 21.30 la proiezione del documentario “Earth – La nostra Terra” di Alastair Fothergill e Mark Linfield, a cura del Centro Espressioni Cinematografiche C.E.C. A suggellare l’edizione, domenica 14 luglio alle 21.30, invece, ancora a cura del CEC in programma la proiezione di “La quercia e i suoi abitanti” (Francia 2022), di Laurent Charbonnier e Michel Seydoux .