prima parte
SCHUBERT FRAMES
coreografia: Enrico Morelli
musica: Franz Schubert
disegno luci: Cristina Spelti
costumi: Carlotta Montanari
interpreti: Emiliana Campo, Angelo D’Aiello, Paolo Lauri, Fabiana Lonardo, Lorenza Matteucci, Giovanni Napoli, Miriam Re, Cosmo Sancilio, Nicola Stasi, Gloria Tombini, Lorenza Vicidomini
seconda parte
GERSHWIN SUITE
concept: Michele Merola e Cristina Spelti
coreografia: Michele Merola
musica: George Gershwin, Stefano Corrias
disegno luci e ideazione scenografie: Cristina Spelti
realizzazione scenografie: Alice De Lorenzi
costumi: Carlotta Montanari
adattamento musiche e recomposing: Stefano Corrias
assistente alla coreografia: Paolo Lauri
interpreti: Emiliana Campo, Angelo D’Aiello, Paolo Lauri, Fabiana Lonardo, Lorenza Matteucci, Giovanni Napoli, Miriam Re, Cosmo Sancilio, Nicola Stasi, Gloria Tombini, Lorenza Vicidomini
produzione: MM Contemporary Dance Company
coproduzione: Teatro Ristori di Verona
con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Teatro Asioli di Correggio, ASD Progetto Danza, Reggio Emilia, SoDanca
appuntamento presentato in collaborazione con a.ArtistiAssociati
Serata a doppio titolo con la MM Contemporary Dance Company.
In Schubert Frames Enrico Morelli si affida alle musiche straordinarie di Franz Schubert per una coreografia dedicata alle molte anime dell’uomo contemporaneo. L’amore si alterna al disinganno, il distacco alla condivisione in un andare e venire che rivela universi e legami segreti. Il risultato è un racconto astratto di solitudini e anime affini, in un’epoca come la nostra, stanca, disincantata e tormentata, ma anche ansiosamente alla ricerca di un senso e di una speranza di felicità.
Gershwin Suite nasce da un’ispirazione che collega musica e pittura, unendo i migliori brani di George Gershwin alle suggestioni provenienti dalle opere pittoriche di Edward Hopper. Michele Merola sceglie la musica di Gershwin nelle sue varie sfaccettature, non solo quindi i brani più euforici e brillanti, ma anche quelli più romantici e seducenti. Ispirati ai quadri di Hopper, i passi a due e degli assoli si alternano alle scene di insieme, dove la voglia di vivere prende il sopravvento.