di fronte al dolore degli altri
coreografia e regia di Virgilio Sieni
interpreti: Sara Sguotti, Valentina Squarzoni, Jari Boldrini, Maurizio Giunti
musica di J.S. Bach, Tre Sonate per viola e pianoforte (BWV 1027, 1028, 1029)
immagini video tratte da “I cani e i bambini di Sarajevo” (1994) di Adriano Sofri
costumi di Giulia Pecorari, Giulia Bonaldi
produzione: Compagnia Virgilio Sieni
in collaborazione con Festival Chiassodanza, RED Festival Reggio Emilia Danza
Sono 11 coreografie che deflagrano nel gesto del dolore e della pittura, e ci rammentano altrettanti avvenimenti tragici accaduti nei conflitti recenti: Sarajevo, Kigali in Rwanda, Srebrenica, Tel Aviv, Jenin, Baghdad, Istanbul, Beslan, Gaza, Bentalha, Kabul.
11 date emblematiche raccolte intorno agli 11 brani che compongono le 3 Sonate di J.S.Bach. Fotografie di corpi che si diluiscono attraversando la dinamica e la figura, cercando un approccio irrisolvibile all’orrore.
La danza qui afferma lo sforzo di evocare da queste macerie di esistenza una bellezza impossibile e paradossale, da cesellare con lo strumento etico e politico per eccellenza: il gesto.
L’attenzione torna quindi alla questione del corpo, al suo significato, alla sua complessità e attualità.
La sola risposta che si offre è ancora quella rivolta allo sguardo del pittore del ‘300: la sublimazione della tragedia nella trasfigurazione artistica senza commento, che coinvolge insieme l’umano e il sacro, il singolare e l’universale. Le 11 danze che si succedono hanno l’aspetto di ballate; allo stesso tempo sono una continua dedica in memoria, riferita agli eventi che segnano iconograficamente il tessuto coreografico.