FUORI ABBONAMENTO
di Andrea Ortis
con Andrea Ortis, Michele Renzullo, Selene Damaria
e i cantanti Mariacarmen Iafigliola, Elisa Dal Corso, Jacopo Siccardi
regia di Andrea Ortis
scene: Gabriele Moreschi
luci: Virginio Levrio
video: Mariano Soria
suono: Francesco Iannotta
arrangiamento musicale: Francesco Cipullo
produzione: Teatro Stabile del FVG / MIC International Company
Riflessi di speranza
Il Vajont di tutti, riflessi di speranza è una pièce teatrale, scritta da Andrea Ortis, regista ed interprete friulano. Lo spettacolo si snoda su due binari narrativi paralleli, i quali talvolta si sovrappongono, pur mantenendo connotati identitari riconoscibili: da una parte si assiste ad un dettagliato racconto dello scenario storico del secondo dopoguerra, che va dagli anni ‘20 agli anni ‘60 del Novecento italiano, attraverso un viaggio nelle tradizioni secolari delle comunità montane e lungo il tracciato delle radici dialettali e popolari del nostro paese; dall’altra si ripercorrono minuziosamente gli eventi e le dinamiche umane che, nella loro concatenazione minata da superficialità e negligenze, culminarono nel disastro.
Il Vajont di tutti, riflessi di speranza è l’Italia che vuole rialzarsi dopo lo sfacelo delle guerre mondiali; l’Italia che inventa, scopre e sperimenta; il paese delle grandi opere civili che, in meno di vent’anni, ricostruisce sé stesso e parte del proprio futuro. Lo spettacolo presenta la reale ricostruzione degli accadimenti processuali relativi alla tragedia che colpì, il 9 ottobre, il territorio al confine tra la provincia di Belluno e quella, al tempo, di Udine (oggi di Pordenone), conosciuta come “il disastro del Vajont”.
Il Vajont di tutti, riflessi di speranza rende presente un accadimento che, pur parte di un recente passato, dichiara tutta la sua drammatica attualità nel profondo e complesso rapporto tra uomo e natura, nella crescente richiesta di energia ed il conseguente bilanciamento tra questa e la tutela dell’ambiente. Così, questa storia, nel suo incedere, dalla prospettiva particolare degli eventi che la caratterizzano, si amplifica in una dimensione generale, diventando il racconto di Sarno, della Val di Stava, fino alle tristi vicende di San Giuliano di Puglia, Amatrice, Rigopiano e Genova, il cui comune denominatore si rinviene nell’uomo e nella sua avidità, nella sua scientifica aggressione delle risorse naturali, attraverso il disboscamento, la cementificazione selvaggia e l’edificazione abusiva, turbando, con la sua delittuosa ingordigia, gli equilibri millenari di ogni forma di vita, finanche la propria.
Date
precedenti
15/10
2023
Ore
21.00
Cividale del Friuli
16/10
2023
Ore
20.45
Maniago
Via Umberto I, 57 – Maniago (PN)
Informazioni
Teatro
tel: 0427 707572
Ufficio Turistico
Museo dell’Arte Fabbrile e delle Coltellerie
tel: 0427 709063
mail: museocoltellerie@maniago.it
17/10
2023
Ore
20.45
Artegna
Piazza Marnico, 20 – Artegna (UD)
Informazioni
tel: 331 8210675
info@teatroartegna.it