Teatri

Gemona del Friuli

  • Teatro "Sociale"

    Via XX Settembre, 1 – Gemona del Friuli (UD)

  • Inizio spettacoli

    20.45
  • Informazioni

    Ufficio IAT
    tel: 0432 981441

    Biglietteria ERT
    tel: 0432 224246
    biglietteria@ertfvg.it

Abbonamenti

ABBONAMENTI:

8 spettacoli con ►ALTRI LINGUAGGI oppure con IN SCENA!
Interi settore inferiore € 130
Interi settore superiore € 115
Ridotti settore inferiore € 120
Ridotti settore superiore € 105
Speciale studenti under 18 € 70 (settore inferiore e superiore)

Abbonamento CUMULATIVO

Interi settore inferiore € 140
Interi settore superiore € 125
Ridotti settore inferiore € 130
Ridotti settore superiore € 115
Speciale studenti under 18 € 75 (settore inferiore e superiore)

Riduzione per under 25 e over 65, abbonati ad altre Stagioni ERT.

CAMPAGNA ABBONAMENTI IN TEATRO:

Rinnovo vecchi abbonamenti: da lunedì 21 a mercoledì 23 ottobre dalle 16 alle 19, e sabato 26 ottobre dalle 9.30 alle 12.30.
Nuovi abbonamenti: da lunedì 28 a mercoledì 30 ottobre dalle 16 alle 19, e sabato 2 novembre dalle 9.30 alle 12.30.

Biglietti

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BIGLIETTI:
Interi € 24
Ridotti* € 20
Studenti under 18 € 12

PREVENDITA IN TEATRO

Per il primo spettacolo, in teatro lunedì 4 novembre dalle 17 alle 19, il giorno prima dello spettacolo dalle 17 alle 19 e il giorno dello spettacolo dalle 20; online dal 5 novembre.
Per gli spettacoli successivi, in teatro il giorno precedente dalle 17 alle 19 e il giorno dello spettacolo dalle 20.
Online dal 13 novembre.

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  • 24/01 15:00 - Gemona del Friuli
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GEMONA, NEI PALCHI CON MARTELLI E CHIODI

 

Devono passare più di dieci anni dal sisma del 1976, affinché venga riaperto a Gemona del Friuli il Nuovo Teatro Sociale, elevato sul sedime del vecchio palazzo settecentesco Elti Zignoni, di fronte a Piazza del Ferro. Fin dall’inaugurazione, avvenuta nel 1988, la programmazione è affidata all’ERT FVG, che nei decenni successivi ne ha assunto, per la prosa, anche la gestione tecnica  complessiva. Ricorda Livio Jacob, della Cineteca del Friuli, che la sala è collocata proprio nel luogo dove nel 1906, a undici anni dell’invenzione dei fratelli Lumière, venne proiettato nella cittadina il primo film: Alì Babà, lungo ben 11 minuti.

 

Un teatro più antico

Tuttavia, la sede originaria dell’antico Teatro Cinema di Gemona era vicina alla Chiesa di San Giovanni e risaliva al 1838. Il primo proprietario, Biaggio Cragnolini, già nel 1839 lo vendette a una società teatrale, quindi nel 1867, su progetto di Girolamo D’Aronco, padre del più noto architetto Raimondo, fu ristrutturato e inaugurato con un’opera di Donizetti.

Si racconta di una sala splendida: pianta a ferro di cavallo, tre ordini con 17 palchi ciascuno e il soffitto completamente affrescato da Domenico Fabris, che ricevette per ricompensa uno dei 51 palchi. I frequentatori erano i più ricchi esponenti della città e, sempre secondo la storia locale, portavano sempre con sé un fagotto che conteneva una coperta, un martello, dei chiodi: un’attrezzatura utile ad evitare gli spifferi durante le rappresentazioni, essendo i palchi privi di porta.

Nel 1908 iniziarono regolari proiezioni cinematografiche, ancora mute naturalmente, accompagnate dall’orchestra dal vivo. La sala fu utilizzata spesso anche per veglioni e rappresentazioni teatrali che avevano la precedenza sulle proiezioni. Nel 1917-18 gli occupanti austro-ungarici l’adibirono a rappresentazioni e proiezioni di film in lingua tedesca, destinate ai soldati. L’unico incendio registrato è del 1924, quando un’artista – almeno così si narra – dovendo salire in palcoscenico frettolosamente, dimenticò nel camerino una candela accesa.

 

Compagnie nazionali e locali

Furono molte le compagnie che da allora si succedettero, tra le quali i registri ricordano, nel 1921, quella di Eleonora Duse e quella di Italia Vitaliani. I maggiori successi lo ottennero però le compagnie friulane, che parteciparono e vinsero premi a Venezia nel 1928 e a Udine nel 1935. Resta vivo nella memoria dei gemonesi l’evento del 1933 quando alcuni alunni delle elementari misero in scena la fiaba Il talismano di Pin, operetta in versi di Amilcare Zumino musicata dal compositore parmense Gino Luigino Torricelli. L’apparato scenico, ideato dall’artista Giuseppe Barazzutti, fu realizzato da Nicolò Marini, Achille Fantoni e Silvio Floreani.  Altre informazioni si trovano nel volume Gemona Gemona Gemona di Tito Cancian, pubblicato nel 1999.

 

Loredana Bortolotti

consulente della Biblioteca civica glemonense “Don Valentino Baldissera”