Arlecchino muto per spavento

Stivalaccio Teatro
Stagione
2022/2023

soggetto originale e regia di Marco Zoppello

con Sara Allevi, Marie Coutance, Matteo Cremon, Francesca Botti, Michele Mori, Stefano Rota, Pierdomenico Simone, Maria Luisa Zaltron, Marco Zoppello

scenografia di Alberto Nonnato

costumi di Licia Lucchese

disegno luci di Matteo Pozzobon e Paolo Pollo Rodighiero

maschere di Stefano Perocco di Meduna

duelli: Massimiliano Cutrera

consulenza musicale di Ilaria Fantin

trucco e parrucco: Carolina Cubria

assistente alla regia: Tullia Dalle Carbonare

direttore di scena: Roberto Maria Macchi

 

produzione: Stivalaccio Teatro / Teatro Stabile del Veneto / Teatro Stabile di Bolzano / Teatro Stabile di Verona con il sostegno della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e della Fondazione Teatro Civico di Schio

Uno dei canovacci più rappresentati nella Parigi dei primi del ‘700, qui riproposto per la prima volta in epoca moderna, Il muto per spavento rappresenta un grande omaggio alla Commedia dell’Arte e all’abilità tutta italiana del fare di necessità virtù.

1716 – Dopo circa quindici anni di esilio forzato i Comici Italiani tornano finalmente ad essere protagonisti del teatro parigino e lo fanno con una compagnia di tutto rispetto. Luigi Riccoboni in arte Lelio, capocomico della troupe, si circonda dei migliori interpreti dello stivale tra cui, per la prima volta in Francia, l’Arlecchino vicentino Tommaso Visentini (nomen omen), pronto a sostituire lo scomparso e amato Evaristo Gherardi. Ma il Visentini non parlava la lingua francese, deficit imperdonabile per il pubblico della capitale. Ed è qui che emerge il genio di Riccoboni nell’inventare un originale canovaccio dove il servo bergamasco diviene muto…per spavento!

Stivalaccio Teatro decide di portare in scena nove attori su di un canovaccio inedito, poggiandosi sull’arte attorale e quindi sugli strumenti propri del commediante dell’arte: la
recitazione, il canto, la danza, il combattimento scenico, i lazzi e l’improvvisazione. Scegliere Arlecchino oggi significa, per la compagnia vicentina che ha fatto del teatro popolare la propria bandiera, ritrovare il pubblico dopo un periodo di forzato distacco, di terribile crisi umana e sociale. Un po’ ripercorrendo le orme di quel tanto amato spettacolo in maschera con il quale il maestro Strehler decise di inaugurare il proprio teatro, in quell’Italia da ricostruire del 1947. Uno spettacolo dove gioco, invenzione, amore, paura e dramma si mescolano tra le smorfie inamovibili delle maschere. Dove gli intrecci si ingarbugliano sull’equivoco e lentamente si dipanano tra le dita dei personaggi. Ma se queste esili trame, se questo mondo surreale e fantastico, eco lontano di uno splendore teatrale italiano, eclettico equilibrismo sul filo della storia e della tradizione, se queste eteree figure ci permetteranno di abbandonarci ad una gioia senza peso e senza tempo, forse in quel preciso istante ritroveremo un briciolo di poesia.

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TeatrOrsaria

Via San Ulderico, 3 – Orsaria di Premariacco (UD)

Info / prenotazioni

Biblioteca Comunale
tel: 0432 729405

email: biblioteca@comune.premariacco.ud.it

 

 

Teatro Odeon

Via Vendramin, 72 – Latisana (UD)

Info / prenotazioni

tel: 0431 59288

3249079773

email: biglietteria@ertfvg.it

Teatro Comunale Luigi Candoni

Via XXV Aprile – Tolmezzo (UD)

Info / prenotazioni

Teatro Candoni 0433 41659

Palazzo Frisacco 0433 41247
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Sportello del Cittadino 0433 487990